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Ringraziamo l’elisoccorso di Brescia

Mercoledì, 16 agosto 2017

All’Elisoccorso di Brescia

Buona sera,

                          siamo i compagni dell’escursionista infortunatosi scendendo dal Pizzo Camino (Borno – Bs), oggi intorno a mezzogiorno. Ci preme ringraziare i piloti, il medico, i soccorritori e il soccorritore che per primo è sceso dall’elicottero coordinando con perizia il ricupero del nostro amico. Pur essendo l’infortunio avvenuto a oltre 2000 metri in un ambiente difficile, il vostro intervento si è concluso in circa 45 minuti dalla chiamata, confermando16 la vostra grande professionalità. 

Con riconoscenza. 

Andrea, Enzo, Eligio

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Punta Larici e Baita Segala

Oggi 12 aprile sui monti della sponda bresciana del Lago di Garda. Lasciamo le auto presso “La Milanesa” nota località di Limone, dove torneremo dall’alto una volta completata la circolare escursione. Scendiamo (ore 8.15) in paese per una pedonabile costeggiante il Torrente San Giovanni. Quindi attraversiamo tutto il bellissimo abitato, costeggiando la sponda del lago fino a quando il tracciato ci porta sulla “Strada Gardesana” in direzione di Riva. Di fronte inizia il “Sentiero del Sole” che si alza ripido fin verso “Cima Larici” (m 907 – ore 10.40). Quindi prendiamo il sentiero 422B per “Malga Palaer” – “Passo Rocchetta” e “Baita Segala”, facendo una piccola deviazione per “Punta Mughera” che è uno spettacolare balcone sul Garda. Giunti al “Bivacco Segala” (12.35) gestito dagli Alpini e sempre aperto (self service), ci rifocilliamo al fuoco trovato acceso e con un buon caffè. Ritrovate le forze prendiamo (è lì vicina l’indicazione: “Limone 104 bis”) a scendere per la valle del “Torrente San Giovanni” ricca d’acqua, abbellita anche da una cascata idilliaca. Terminiamo la nostra escursione alla “Milanesa” e sono le 15,15.

Dislivello positivo: m 1300 circa. Distanza percorsa: km 18,3 circa. Durata escursione: ore 7.00

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Monti Fravort m 2347 e Gronlait m 2383

Punto di partenza di questa escursione è lo “Chalet PANAROTTA” (m 1782), posto pressappoco ai confini di più comuni, tra cui Roncegno in Val Sugana (Trento). Dall’ampio parcheggio prendiamo il sentiero 325 per raggiungere una insellatura detta “La BASSA”. Lì inizia la lunga linea di cresta del “FRAVORT” (m 2347), monte con una croce caratteristica: i bracci sono piegati all’ingiù. Continuiamo l’escursione verso il “GRONLAIT” (m 2383) abbassandoci verso la sottostante forcella. Il manto nevoso è abbastanza infido, ma poi risaliamo facilmente il nuovo lungo percorso di cresta. Continuiamo ancora sul sentiero 325 verso “Passo PORTELLA”. quindi pieghiamo a sud nella omonima valle (avendo di fronte il glorioso “monte “ORTIGARA”) fino ad incontrare il sentiero 372 per “La Bassa” e per la località “Panarotta”.

Dislivello positivo: m 1100 circa. Distanza percorsa: km 19. Durata escursione : ore 6.30

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GPS

Non di sola montagna

Oggi i Sempreverdi hanno raggiunto la comoda meta del campo sportivo di Fantecolo, per un indimenticabile spiedo, magistralmente cucinato da Beppee Franchini e alcuni nostri compagni, che ringraziamo di cuore.

È stato un pranzo piacevolissimo, dove come sempre, nell’aria aleggiavano i nostri ricordi di montagne, che saranno le ultime immagini a svanire dai nostri occhi.

Gli impareggiabili dolci preparati dalle nostre amiche e i loro distillati di frutti selvatici raccolti sulle nostre montagne, da segrete ricette, hanno fatto il resto.

Un ringraziamento a tutti gli amici che hanno contribuito e un appuntamento alla prossima settimana per una nuova gita.

I Sempreverdi Franciacorta.

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Grigna Settentrionale 2408 m

Il 2015 dei Sempreverdi si chiude in bellezza, su una delle più famose montagne lombarde, in una giornata di cielo blu e vento frizzante.

Poco dopo Ballabio, lungo la provinciale 62 Valsassina, si svolta a sin. E con una stretta sterrata si raggiunge la chiesetta del Sacro Cuore, dove è facile parcheggiare.

Da qui parte il sentiero 31/32, si raggiunge il rifugio Antonietta al Pialeral, poi, proseguendo per la ripida via invernale 31, si incontra il bivacco Riva-Girani, si raggiunge la cresta e si prosegue per la croce di vetta a pochi metri dal rifugio Brioschi.

Sosta per spuntino e per goderci l’impagabile vista sul lago e le scoscese pareti di quel lato, curiosa l’originale chiesetta di vetro posta sul piccolo poggio alle spalle del rifugio.

Per il ritorno abbiamo percorso la via estiva 33 che si ricongiunge alla 31 poco sopra il Pialeral.

Percorsi 13 km in 7 ore con dislivello di 1600 m.

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