Parcheggio auto Centrale di Aviasco Valgoglio per Rifugio Gianpace Val Sanguigno, Madonna di Corna Rossa e Pizzo Salina. Ritorno stesso itinerario. Distanza percorsa Km 18,00. Dislivello positivo m. 1500. Durata escursione h. 08,17.
Piz Tri m. 2308. Classica invernale con ciaspole al Monte Piz Tri.
Parcheggio auto: poco oltre il piccolo borgo di Loritto, Val Camonica, in corrispondenza della carrareccia agropastorale contraddistinta con segnavia 95A Piz Tri. Seguire il sentiero fino al laghetto del Piz Tri, oltre il quale, mantenersi sulla sinistra per sentiero 4 Luglio, (ovviamente in caso di neve seguire la traccia esistente), fino alla cima del monte a m. 2308. Ritorno stesso itinerario.
Grignone m. 2410. Parcheggio auto Alpe di Cainallo Vò di Moncadeno m. 1430, per sentiero n°25 con tappa intermedia al Rifugio Bogani m. 1816. Si seguono le indicazioni per il sentiero “Via della Ganda”. raggiunta la cresta di Piancaformia si traversa a sinistra e si risale il canale che porta alla cresta di vetta, a m.2410, e al Rifugio Brioschi. Ritorno stesso itinerario.
Monte Reseda m. 2383 Parcheggio auto. Località Ripa di Gromo, in prossimità della chiesadella Visitazione di Santa Maria.Proseguiamo su via Ripa fino al primo tornante che lasciamo per immetterci, a destra, sul sentiero N° 233 che conduce, alla chiesa della Santissima Trinità, in località Ripa Alta. Attraversiamo la strada e riprendiamo il sentiero in direzione Baita Cardeto. Usciti dal bosco si presenta un’ampia radura con, alla nostra sinistra, la Baita Nodulo a m. 1487. Continuiamo a mezzacosta, su moderata pendenza, fino alla palina riportante diverse indicazioni, che seguiamo in direzione Passo della Portula. Raggiunte Baita Cardeto e la successiva Baita, accresce in noi la convinzione, causa discreta presenza di neve, di non poter raggiungere la meta. Decidiamo comunque di provare a raggiungere almeno il Passo della Portula, ma purtroppo, a circa 150 metri dallo stesso, siamo costretti a desistere e far ritorno a valle.
Pizzo della Presolana Occidentale m. 2521. Parcheggio auto Cantoniera della Presolana. Parcheggiate le auto nell’ ampio spiazzo sterrato a fianco della strada SP671, attraversiamo la stessa e seguiamo sulla sinistra le indicazioni, poste su una palina, per la Baita Cassinelli e Pizzo della Presolana. Una strada dissestata che lasciamo all’altezza del secondo tornante per seguire, sulla sinistra, il sentiero boschivo che conduce al Rifugio Baita Cassinelli a m. 1568. Dalla Baita proseguiamo lungo il sentiero Calvario che sale tortuoso alla Grotta dei Pagani dove, poco oltre sulla destra, saliamo seguendo i bollini rossi, tra roccette, canalini e brevi tratti di sentiero, e raggiungiamo il Pizzo della Presolana Occidentale a m. 2521. Ritorno a valle stesso itinerario percorso in precedenza.
Pizzo del Diavolo della Malgina m. 2926. Parcheggio auto località Grumetti Valbondione BG, previo acquisto di gratta e sosta al costo di euro 5. Dal parcheggio ci incamminiamo lungo il sentiero che porta all’ itinerario naturalistico Antonio Curò, che percorriamo fino all’incrocio della variante che in ripida ascesa conduce al Rifugio Curò. Giunti al rifugio proseguiamo in direzione del Rifugio Barbellino, per poi deviare a sinistra in direzione Lago della Malgina. Dal lago, riva sinistra, seguiamo la traccia su morena fino al passo, a m. 2660, e su facili roccette fino in vetta a m. 2926. Raggiunta la cima discendiamo la traccia, su morena (prestare molta attenzione nel percorrere il primo tratto), fino al Lago Inferiore di Valmorta, dal quale poi raggiungiamo il Rifugio Curò. Ritorno a valle per lo stesso sentiero percorso all’andata.
Pizzo Recastello m. 2886 Parcheggio auto località Grumetti Valbondione previo acquisto “Gratta e sosta” al costo di euro 5. Dal parcheggio seguiamo il sentiero che immette sulla mulattiera che percorriamo per circa metà salita, per poi prendere la variante, ovvero, il ripido sentiero che porta al Rifugio Antonio Curò. Breve sosta, il tempo necessario per indossare l’antivento, e ripartiamo lungo la mulattiera che sovrasta il lago artificiale del Barbellino. Giunti nei pressi di un ponticello in legno lasciamo la mulattiera e risaliamo la Val Cerviera fino al bivio, sulla sinistra, dove su un masso è riportata l’indicazione Pizzo Recastello. Il sentiero risale i ghiaioni della Val del Cornetto Rosso fino all’attacco del canalino. Prestare attenzione sul ghiaione, in quanto, nella parte finale dello stesso non vi è più traccia del sentiero, smottamento probabilmente dovuto alle forti piogge. Attacchiamo il canalino attrezzato che porta alla selletta dalla quale in pochi minuti raggiungiamo la cima del Pizzo Recastello a m. 2886. Ritorno a valle per lo stesso itinerario.
Rifugio Antonio Baroni, m. 2297, al Brunone. Parcheggio auto località Fiumenero, alta Val Seriana, sulla destra della Strada Provinciale 49, nei pressi del cimitero. Si attraversa la strada e, per sentiero 227, si risale la Valle del Fiumenero per raggiungere la piana della Cascina del Campo e i piani dell’ Aser. Attraversato il ponte, il sentiero inizia a salire lungo la Val dell’Aser. Una camminata abbastanza impegnativa fino al Rifugio Baroni a m. 2297. Ritorno stesso itinerario. Abbondante presenza di acqua lungo il percorso.
Rifugio Torsoleto m.2390 e Bivacco Davide m. 2645 Parcheggio auto Loveno . Per itinerario N°160 fino a Malga Campo Secco. Poi fuori sentiero, dritto per pascoli, per riprenderlo più in alto e raggiungere il Rifugio Torsoleto a m. 2390 e il Bivacco Davide Salvadori a m. 2645. Ritorniamo a valle passando per i Laghi della Scala.
Canale del Dito Pizzo Corzene m. 2196. Parcheggio auto Cantoniera della Presolana. Si segue il Sentiero delle Orobie Orientali fino al Rifugio Carlo Medici al Cassinelli. Dal rifugio prendere il sentiero a sinistra, lungo la Valle dell’Ombra, in presenza di neve proseguire a vista, fino all’inizio del Canale del Dito. Risalire il canale alla destra del “Dito” e una volta giunti al Pizzo Corzene, a m. 2196, si scende lungo la cresta che porta al Passo di Pozzera, a m. 2126, per poi raggiungere la Grotta dei Pagani e la sottostante Cappella Savina. Ritorno a valle, fino al Rifugio al Cassinelli, per Sentiero Calvario, poi stesso itinerario percorso in precedenza.