Corno Stella da Foppolo: itinerario Passo della Croce, Lago Moro m. 2235 e Corno Stella m. 2621. Ritorno stesso itinerario. 07/10/2020
Durata escursione h. 05,26
Ascesa D+ m. 1050
Distanza percorsa Km. 14,00
Corno Stella da Foppolo: itinerario Passo della Croce, Lago Moro m. 2235 e Corno Stella m. 2621. Ritorno stesso itinerario. 07/10/2020
Durata escursione h. 05,26
Ascesa D+ m. 1050
Distanza percorsa Km. 14,00
Pizzo Arera da Zambla Alta, parcheggio per Capanna 2000 e Pizzo Arera m. 1596. Itinerario: Rifugio Capanna 2000 e Pizzo Arera m. 2512. Ritorno stesso itinerario
Distanza percorsa Km. 08,00
Ascesa D+ m. 910
durata escursione h. 04,40
Cimone della Bagozza m. 2407 da Cimalbosco Campelli 01/07/2020.
Durata escursione h. 05,15
Ascesa D+ m. 945
Distanza percorsa Km. 11,00
Da Ronco per Rifugio Tagliaferri e Laghi di Venerocolo, giro ad anello.
Distanza percorsa Km. 25,00
Ascesa D+ m.1500
Durata escursione h. 07,40
FERRATA PIZZO STRINATO M.2836
Raggiunte Case Grumetti di Valbondione lasciamo l’auto, al termine della strada asfaltata, nell’ampio parcheggio sito nei pressi di una cappelletta che aggiriamo a destra, percorriamo la stradina sterrata per poi voltare a destra al cartello che ne indica la chiusura. Saliamo attraverso il bosco fino ad intercettare l’indicazione per sentiero 332 che seguiamo, per poi raggiungere l’osservatorio Floro Faunistico a m.1340. Proseguiamo fino all’ampia radura che conduce alle pendici della fascia rocciosa. Il sentiero ora si inerpica impervio, attrezzato, nella parte terminale, con catene e cavi metallici che in breve tempo ci permette di guadagnare quota. Giunti al Rifugio Consoli a m. 1895 lo lasciamo sulla nostra sinistra, passiamo per l’Ostello al Curò e raggiungiamo il Rifugio Curò a m. 1915. Continuiamo, in leggera ascesa, lungo la stradina che costeggia il Lago di Barbellino fino all’omonimo Rifugio a m.2129. Voltiamo a destra e ci inerpichiamo sul detritico sentiero che conduce all’attacco della ferrata del Pizzo Strinato. La ferrata presenta una parte iniziale protetta con catene, una centrale mista roccette ed erba, all’uscita della quale un bel diedro, sicuramente il punto più interessante della scalata, infine un susseguirsi di canaponi portano all’antecima e da lì a poco più in alto, una serie di roccette in arrampicata libera fino alla vetta del Pizzo Strinato a m. 2836. Discendiamo, prestando molta attenzione, per la via normale, una dorsale esposta, non protetta, con scaglie di roccia non sempre stabili. Aggiriamo un salto roccioso e siamo al Rifugio Barbellino. Raggiunto il Rifugio Curò, visto il sopraggiungere di una perturbazione, optiamo di tornare a valle percorrendo il sentiero 305.
Durata escursione h. 9,30
Ascesa D+ 1900
Distanza percorsa Km 24,00
FERRATA DELLA PORTA MONTE VISOLO M.2369 PASSO PRESOLANA
Località di partenza Colere m. 1013 s.l.m. Parcheggiamo le auto nei pressi del campo sportivo e saliamo per CAI 402, inizialmente su una strada forestale in ripida salita verso la bastionata nord della parete della Presolana, poi lungo il sentiero fino ad una sella dove incontriamo il CAI 401. Svoltiamo a sinistra attraversiamo un piccolo ghiaione e in pochi minuti raggiungiamo l’attacco della ferrata. Iniziamo risalendo due scalette metalliche, un traverso, una terza scala e un canale roccioso attrezzato. Continuiamo su un susseguirsi di scalette e balzi rocciosi fino al passo della Porta. Proseguiamo verso destra, una breve cengia e una lunga ed esposta scaletta ci conducono attraverso canalini, balzi rocciosi e traversi esposti ad un sentiero di cresta con facili roccette che porta alla conca di origine glaciale. Discendiamo un tratto attrezzato, attraversiamo la conca su moderata pendenza in leggera ascesa e traversiamo a destra per poi risalire gli ultimi metri della cima del monte Visolo a m. 2369. Scendiamo lungo ripidi prati in direzione Baita Cassinelli m. 1568, per poi raggiungere il passo della Presolana a m. 1297, località di incontro con il gruppo che ha effettuato l’escursione Presolana Monte Visolo e ritorno. Un dovuto ringraziamento all’amica Rosa che ha messo ha disposizione il proprio mezzo per il trasferimento in quel di Colere.
Distanza percorsa Km 12,600 Ascesa totale m.1465 D+
Durata escursione h.6,37
VALZURIO MONTE TIMOGNO M.2096 CIMA BENFIT M. 2172
Valzurio m.814 slm, frazione del comune di Oltassenda Alta BG, località di partenza dell’escursione.
Lasciate le auto ci dirigiamo verso sud ovest lungo la stradina, a tratti con forti pendenze, per Colle Palazzo. Raggiunto il colle, a m.1267, continuiamo per Case Campello m.1556 seguendo il sentiero che costeggia il muro, costruito con pietre incastonate una sopra l’altra, che delimita il confine tra il bosco e i prati sottostanti. Ora il sentiero si inerpica lungo il crinale erboso che ci porta alla Baita Alta Remescler a m.1849. Oltrepassiamo la Baita e proseguiamo, in leggera ascesa, fino alla sella sotto le pendici del Monte Timogno, per poi affrontare l’ultimo tratto, senz’altro il più impegnativo della giornata, che porta alla cima a m.2096. Caliamo per la cresta ad est e risaliamo la dorsale che porta alla cima del monte Benfit a m.2172. Continuiamo nell’alternato saliscendi fino a raggiungere la sella ad est del Benfit a m.2103. Discendiamo il vallone fino ad una malga, oltre la quale seguiamo il CAI n°314 fino all’incrocio con il Sentiero Alto Serio, che seguiamo fino a Valzurio passando per le Baite Moschel in località Spinelli a m.954.
Distanza percorsa Km 20,500 -Durata escursione h. 07,43
Ascesa totale m. 1546
Da Carona a Pizzo Zerna M.2572
Lasciamo le auto al parcheggio nei pressi delle ultime case di Carona in Val Brembana e seguiamo una mulattiera che ci immette su una stradina asfaltata fino al piccolo borgo di Pagliari. Ora su strada sterrata passiamo accanto alla cascata di Val Sambuzza, per poi raggiungere la località Dosso, dove sulla sinistra imbocchiamo il sentiero n°209. Il percorso, ora innevato, attraverso il bosco ci porta sopra la cascata e più avanti alle Baite della Forcella a m. 1570. Passiamo poi per la Baita Vecchia a m. 1862 e successivamente per Baita Arale a m. 1985. Ora il sentiero, sempre più innevato, prosegue su una vecchia mulattiera militare che ci conduce alla Baita del lago, a m. 2092, ubicata poco sopra il Lago di Val Sambuzza e al Bivacco Pedrinelli a m. 2353. Qui abbandoniamo zaino e bastoncini e muniti di ramponi e piccozza raggiungiamo il Passo di Publino a m.2368. Svoltiamo a destra per il crinale di cresta e con parecchie perplessità lo risaliamo fino a quota m. 2442, per poi decidere di desistere dall’intento di raggiungere la cima del Pizzo Zerna. Le condizioni odierne della neve, a nostro parere, non sono sufficientemente sicure da permetterci una risalita in tutta sicurezza. Ritorniamo a Carona per lo stesso itinerario percorso in precedenza.
Distanza percorsa Km 17,100 Durata escursione h. 06,36
Ascesa m. 1319
RIFUGIO TORSOLETO “BONALI-DUCOLI” M.2390
Parcheggiamo le auto a Loveno a m.1300, un piccolo borgo abitato che si raggiunge salendo dalla Valle Camonica verso il Passo del Vivione. La bella giornata e la temperatura primaverile, già dalle prime ore del mattino, preannunciano quello che poi risulterà essere un’escursione piacevole e divertente. Un veloce sguardo alle cime circostanti, tanto quanto basta per decidere di non avvalerci dell’uso delle Ciaspole. Prendiamo per il segnavia n°160, una mulattiera militare che ci porta oltre un bosco e su, quello se non fosse innevato, un sentiero in spazio aperto. Nelle immediate vicinanze di una malga lasciamo la traccia e saliamo dritti la dorsale del monte dei Matti fino ad una selletta dalla quale, in leggera ascesa, raggiungiamo il Rifugio Torsoleto a m.2390. Ritorniamo optando per un itinerario che prevede, quanto più possibile, la discesa diretta lungo la dorsale meno innevata. Giunti al termine dello spazio aperto ci immettiamo sul sentiero militare che conduce al parcheggio.
Durata escursione h. 07,10 Ascesa totale m.1060
Distanza percorsa Km 14,50
VALGOGLIO GIRO DEI 5 LAGHI
Giunti nei pressi del Bar Ristoro 5 Laghi, in località Bortolotti (Bortolòlocc) Valgoglio (BG), parcheggiamo le auto e ci incamminiamo seguendo l’indicazione segnavia CAI 268. La via, inizialmente una ripida stradina asfaltata, costeggia la condotta forzata per poi immetterci nel bosco fino ad una strada forestale che lasciamo, poco dopo, a sinistra per una ripida salita che ci conduce a un pianoro, dove sono ubicati alcuni edifici e poco più un alto sulla destra la diga che racchiude le acque del Lago Sucotto. Proseguiamo sempre su CAI 268, in direzione Lago Nero, una ripida ascesa che ci porta al Lago Canali e al Rifugio Capanna Lago Nero a m. 1997. Calzati i ramponi superiamo l’ultimo tratto di salita che ci separa dal Rifugio all’omonimo lago a m. 2013. Costeggiamo per intero il bacino idrico fino a quello D’Aviasco a m. 2070 dove attraversiamo la diga e prendiamo per CAI 229. Lasciamo sulla nostra sinistra i Laghi Campelli e, prestando particolare attenzione, discendiamo un tratto ghiacciato, attrezzato con corda metallica e gradini ricavati nella roccia. In breve tempo raggiungiamo il Lago Cernello con l’omonima Baita a m. 1956. Scendiamo lungo il segnavia CAI 228, lambendo il Lago Sucotto a m. 1854, fino ad incrociare il sentiero CAI 268, punto di convergenza del giro ad anello praticabile nei due sensi, che ripercorriamo, in quanto ultimo tratto, che ci riconduce alla località Bortolotti.
DISTANZA PERCORSA Km. 13,00 ASCESA TOTALE m. 1050 DURATA ESCURSIONE h. 05,35
Come di consuetudine, in occasione delle Festività Natalizie , il gruppo Sempreverdi e Semprerosa si è intrattenuto presso la sede del CAI di Provaglio D’Iseo per il benaugurante brindisi di Buon Natale.