Causa maltempo e gelo in montagna, abbiamo ripiegato su MONTE ISOLA la (nostra) isola lacustre più grande d’Europa. Tanto che è stata un’escursione piena di sorprese e di improvvisazione, come ritornare a Iseo per l’antica Via Valeriana. Dislivello positivo: m 755.
Distanza percorsa: km 22 circa. Durata escursione: ore 6.45
Classica escursione nei dintorni del “Mortirolo”, partendo (ore 8.40) dal “tornante n. 12” della strada asfaltata che viene da Monno (Brescia – Val Camonica) verso il Passo. Ma per i “raider” è bella e più breve quella vecchia, che termina presso il “Ponte Palù”. Tuttavia noi abbiamo già deviato prima (ad uno sbiadito segnale) verso il Rifugio “Al Lago del Mortirolo”, che raggiungiamo alle10.15. Poi, verso destra, superiamo il celebre Passo caro ai ciclisti. Quindi superiamo pure l’inizio della “Val Varadega”, immettendoci nella “Valle di Grom”, dove il territorio pastorale dolcemente s’innalza verso alcune malghe: è il PIANACCIO (ore 12.00). Tuttavia, il fatto eclatante di questa escursione è la presa d’atto che il gruppo “SEMPREVERDI” non è fatto di soli maschi, ma – da tempo – la bella compagnia è di donne e di uomini. Essendosi queste nominate “SEMPREROSA”, ora il gruppo si chiamerà proprio: “SEMPREROSA-SEMPREVERDI”. Così, e forse mai una “parità di genere”… è stata sancita da un augurante e immerso panorama. Il ritorno è per la “Valle di Grom”: scendiamo direttamente al “Ponte Palù”, quindi al parcheggio del “Tornante 12” (ore 14.25). Dislivello positivo: m 100 circa. Distanza percorsa: km 17. Durata escursione: ore 5.45
Proprio in concomitanza con la luna piena di gennaio avevamo programmato questa escursione, ma il tempo non ci è favorevole. Sebbene procedessimo di buona lena (in meno di tre ore siamo in vetta) sperando di scorgere la luna, il “Redentore” ci accoglie adesso, turbinando nebbia e nevischio. Però ne è valso l’impegno: per alcuni di noi è la prima notturna sul monte di casa.
Dislivello positivo: m 1300 circa. Distanza percorsa: km 15 circa. Durata escursione: ore 5.40
Campolaro di Prestine (Brescia). Una nuova bella escursione tra neve e cielo, tra i boschi e le radure della “Valle Arcina”. (itinerario n° 790), fino ad arrivare ai ruderi dell’ex caserma “Baciamort”, posta lateralmente alla strada di montagna: “Maniva-Crodedomini”. Veramente bella! Quasi per intero sui percorsi forestali che collegano Campolaro con numerose malghe: Cugolo, Travagnolo… Casinone di Arcina, Malga Lavena. Tuttavia, sebbene il dislivello sia “solo” di 800 metri, la distanza da percorrere (a/r) è di oltre 20 Km. Con noi un bravo cagnolino, che da Campolaro ci ha “fedelmente” accompagnato.
Il “Monte Maddalena”, familiare per i bresciani, sconosciuto a molti di noi, e dai tanti sentieri. Avevamo deciso per quello con più stimoli: il “Sentiero Alpinistico Marina” che origina da Caionvico. Ma l’abbiamo trovato interdetto per problemi di manutenzione, tanto che siamo ripartiti da Sant’Eufemia. Così, andando per il sentiero n° 2 e tornando dal n° 1 abbiamo impiegato meno di sei ore per completare il giro. Accompagnati anche da repentini cambi climatici: dalla nebbia al forte vento. Tuttavia, il momento topico è capitato a mezzogiorno quando, affacciati sulle “Cave di Botticino” (per rifocillarci al riparo dal vento), il rumore delle escavazioni lentamente s’attenuò fin quasi a scomparire: anche le maestranze iniziavano la pausa pranzo.
Dislivello positivo: m 1170. Distanza percorsa: Km 16.300.
Ritorniamo dopo quasi sette anni sul “Monte ALTO – Monte PORA”, stavolta non partendo da Bossico (Bergamo), ma da Ceratello di Costa Volpino, lasciando l’auto presso la “Cascina CIAR”. E per una ripida mulattiera (Sentiero CAI n° 551), passando per le località “Fontana Fredda” e “Forcellino” raggiungiamo – dopo due ore – il “Rifugio Magnolini”. Il “Monte Alto” (m 1714), che da lì s’innalza, è bellamente innevato. Dalla vetta il panorama spazia sulle Orobie, mentre una nebbia lentamente sale dal Lago d’Iseo, finchè oscurerà tutto. Il “Pora” (m 1880) è ancora soleggiato quando decidiamo di raggiungerlo, ma a mezzogiorno è pur’esso avvolto dalla nebbia, che vi sostiamo poco, ritornando presto al Magnolini. Dove prendiamo un nuovo sentiero: il n° 558 per la “Cascina Ciar”. Sentiero che si fa poi mulattiera ripida e molto scivolosa. Tuttavia, e nonostante la nebbia, una gran bella escursione. Dislivello positivo: m 1360. Distanza percorsa: Km 18 circa. Durata escursione: ore 6.45
Mercoledì 13 dicembre 2017 – Il giorno di “Santa Lucia” (che ai bimbi bresciani porta doni), a noi ha regalato un’escursione eccezionale sulle nevi del: “Maniva” “Dasdana” e “Punta Auccia”. Cinque ore di sole e di allegria che potremmo benissimo dire d’esserci “illuminati d’immenso”.
Dislivello positivo: m 800. Distanza percorsa: Km 15 circa. Durata eswcursione: ore 5
Giovedì 30 novembre 2017 – SEMPREVERDI – Cai Provaglio d’Iseo. Che non avremmo mai raggiunto il monte CADRIA (da Pieve di Bono – Tn) l’abbiamo capito in Val Sabbia, con l’apparire della neve caduta abbondante a quote basse. Così abbiamo scollinato in Val Trompia, confidando nell’accoglienza del nostro “GÖLEM” che (sovente), ci “salva” l’escursione nel caso di un imprevisto mal tempo. Anche andando a PEZZORO (Bs) la strada (per l’auto) era ghiacciata e la neve già in paese. Sebbene non si contino le volte che l’abbiamo fatto, il consueto tragitto per la vetta è stato nuovo: di neve fresca! nella quale lasciare la prima impronta… la prima impronta (importante) di questa stagione invernale che – ci auguriamo – sia propizia per i tanti amanti del Gölem. Dislivello positivo: m 1000. Durata eswcursione: ore 6
Mercoledì 15 novembre 2017 – Raggiunta “PREGASINA” (frazione montana di Riva del Garda – Trento), abbiamo “interpretato” a modo nostro l’itinerario (inizialmente 422 poi 430) che, ben segnalato nei punti di snodo, riporta alla base di partenza dopo aver toccato le cime: “Nodice, Bal, Nara e Larici”. Così abbiamo camminato per lunghi tratti dentro le trincee – del fronte italiano – attive nella guerra 1915-1918. Il punto più impegnativo quello per la “Cima Bal” (classificato EE). Poi per la svista del “regista video” che, precedendo il gruppo alla ricerca di un punto di ripresa, oltrepassiamo la diramazione per “Cima Nara”, percorrendo così il sentiero basso. Proseguendo quasi sempre su facili creste, raggiungiamo “Passo Guil”, dove una strada forestale (n.° 422) riporta a Pregasina. Approfittiamo del “baraccamento” posto presso “Cima Mughera” per rifocillarci al sole e con bella vista sul Lago di Garda. Ma la giornata ci riserva ancora un bell’itinerario: dopo il “Passo Rocchetta” prendiamo il “Senter de le Creste de Reanol” molto panoramico e per esperti. Così raggiungiamo “Cima Larici” per l’ultima foto di gruppo… sorridenti e solari. Da lì, ancora per un sentiero di cresta velocemente scendiamo a Pregasina.
Dislivello positivo: m 1250. Distanza percorsa: km 14
Mercoledì 8 novembre 2017 – La neve – caduta nella notte a quote basse – ha reso pure opportuna quest’escursione a Paisco. Programmata per festeggiare due compleanni “novembrini”, si è ammantata inaspettatamente di bianco e d’umidi colori autunnali. Tuttavia, ciò si è reso possibile avendo avuto in uso il “Bait di Caterina”. E di questo ringraziamo la gentile proprietaria.
Mentre i “cuochi volontari” (Valentino, Carla e Giordano) si sono fermati a presidiare la cucina, i dieci altri fortunati (esentati dalla corvè), hanno raggiunto il “Plasso del Sale” a 1600 metri con baite d’alpeggio. Percorrendo il tragitto, molti i “segni beneauguranti” in favore delle festeggiate (Antonietta e Rosamaria), che si sono sommati a quelli dei Sempreverdi: una salamandra, le formiche rufa, cavalli bradi, un agnellino con la madre… Tutto questo si è poi concretizzato al bait, con un pranzo rustico a base d’amicizia e d’una buonissima “polenta taragna”.
Dislivello positivo: m 800. Distanza percorsa: km 12