Archivi categoria: Le Tre Valli

Notturna Monte Guglielmo m 1948

Proprio in concomitanza con la luna piena di gennaio avevamo programmato questa escursione, ma il tempo non ci è favorevole. Sebbene procedessimo di buona lena (in meno di tre ore siamo in vetta) sperando di scorgere la luna, il “Redentore” ci accoglie adesso, turbinando nebbia e nevischio. Però ne è valso l’impegno: per alcuni di noi è la prima notturna sul monte di casa.

Dislivello positivo: m 1300 circa. Distanza percorsa: km 15 circa. Durata escursione: ore 5.40

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Casinone di Arcina

Campolaro di Prestine (Brescia). Una nuova bella escursione tra neve e cielo, tra i boschi e le radure della “Valle Arcina”. (itinerario n° 790), fino ad arrivare ai ruderi dell’ex caserma “Baciamort”, posta lateralmente alla strada di montagna: “Maniva-Crodedomini”. Veramente bella! Quasi per intero sui percorsi forestali che collegano Campolaro con numerose malghe: Cugolo, Travagnolo… Casinone di Arcina, Malga Lavena. Tuttavia, sebbene il dislivello sia “solo” di 800 metri, la distanza da percorrere (a/r) è di oltre 20 Km. Con noi un bravo cagnolino, che da Campolaro ci ha “fedelmente” accompagnato.

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Monte Maddalena

Il “Monte Maddalena”, familiare per i bresciani, sconosciuto a molti di noi, e dai tanti sentieri. Avevamo deciso per quello con più stimoli: il “Sentiero Alpinistico Marina” che origina da Caionvico. Ma l’abbiamo trovato interdetto per problemi di manutenzione, tanto che siamo ripartiti da Sant’Eufemia. Così, andando per il sentiero n° 2 e tornando dal n° 1 abbiamo impiegato meno di sei ore per completare il giro. Accompagnati anche da repentini cambi climatici: dalla nebbia al forte vento. Tuttavia, il momento topico è capitato a mezzogiorno quando, affacciati sulle “Cave di Botticino” (per rifocillarci al riparo dal vento), il rumore delle escavazioni lentamente s’attenuò fin quasi a scomparire: anche le maestranze iniziavano la pausa pranzo.

Dislivello positivo: m 1170. Distanza percorsa: Km 16.300.

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Auccia m 2212

Mercoledì 13 dicembre 2017 – Il giorno di “Santa Lucia” (che ai bimbi bresciani porta doni), a noi ha regalato un’escursione eccezionale sulle nevi del: “Maniva” “Dasdana” e “Punta Auccia”. Cinque ore di sole e di allegria che potremmo benissimo dire d’esserci “illuminati d’immenso”.

Dislivello positivo: m 800. Distanza percorsa: Km 15 circa. Durata eswcursione: ore 5

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Guglielmo con la prima neve

Giovedì 30 novembre 2017 – SEMPREVERDI – Cai Provaglio d’Iseo. Che non avremmo mai raggiunto il monte CADRIA (da Pieve di Bono – Tn) l’abbiamo capito in Val Sabbia, con l’apparire della neve caduta abbondante a quote basse. Così abbiamo scollinato in Val Trompia, confidando nell’accoglienza del nostro “GÖLEM” che (sovente), ci “salva” l’escursione nel caso di un imprevisto mal tempo. Anche andando a PEZZORO (Bs) la strada (per l’auto) era ghiacciata e la neve già in paese. Sebbene non si contino le volte che l’abbiamo fatto, il consueto tragitto per la vetta è stato nuovo: di neve fresca! nella quale lasciare la prima impronta… la prima impronta (importante) di questa stagione invernale che – ci auguriamo – sia propizia per i tanti amanti del Gölem. Dislivello positivo: m 1000. Durata eswcursione: ore 6

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Cima Plas del sal m 1600

Mercoledì 8 novembre 2017 – La neve – caduta nella notte a quote basse – ha reso pure opportuna quest’escursione a Paisco. Programmata per festeggiare due compleanni “novembrini”, si è ammantata inaspettatamente di bianco e d’umidi colori autunnali. Tuttavia, ciò si è reso possibile avendo avuto in uso il “Bait di Caterina”. E di questo ringraziamo la gentile proprietaria.

Mentre i “cuochi volontari” (Valentino, Carla e Giordano) si sono fermati a presidiare la cucina, i dieci altri fortunati (esentati dalla corvè), hanno raggiunto il “Plasso del Sale” a 1600 metri con baite d’alpeggio. Percorrendo il tragitto, molti i “segni beneauguranti” in favore delle festeggiate (Antonietta e Rosamaria), che si sono sommati a quelli dei Sempreverdi: una salamandra, le formiche rufa, cavalli bradi, un agnellino con la madre… Tutto questo si è poi concretizzato al bait, con un pranzo rustico a base d’amicizia e d’una buonissima “polenta taragna”.

Dislivello positivo: m 800. Distanza percorsa: km 12

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Passo di Mezzamalga m 2332

Lasciamo l’auto a Cimbergo, nello slargo dove si diramano le due mulattiere che portano alla località “Volano”: una detta “tagliafuoco” e poi quella più diretta, ma attualmente interrotta per la posa di una condotta idrica. Così, dopo un’ora di cammino superiamo detta località e prendiamo gli ex sentieri e mulattiere della “Grande Guerra” che, con un lento tracciato s’innalzano verso le magnifiche vette della “Conca del Volano”. Cent’anni fa esse furono armate come “fronte di riserva”: quello operativo iniziava oltre la “Valle di Dois”; dove ci affacceremo raggiungendo la meta della nostra escursione: il “Passo di Mezzamalga” (m 2332). Sul sentiero già ci attende il nostro amico Emilio, che ha la baita qui, ed ha voluto condividere con noi il suo tempo e la sua… ospitalità. Così alle 11.15 tutta la comitiva è al “Passo di Mezzamalga,” illuminato dalla calda luce di un sole autunnale che enfatizza la maestà di queste montagne, soprattutto il vicino “Pizzo Badile Camuno”.

Dislivello positivo: m 1400. Distanza percorsa: km 17.5

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Ferrata Corno del Bene (m 1695) Monte Guglielmo (m 1949)

In quindici ci siamo ritrovati a Zone (Bs), chi per il Gölem (m 1949) e chi per la ferrata “Corno del Bene” (m 1695). Già dei Sempreverdi avevano affrontato questo torrione del nostro monte di casa, ma stavolta la scelta è corale e commisurata alle possibilità di ognuno. Cosi, sette coraggiosi sono per la ferrata e sette per la vetta. Solo io resto nei pressi per filmare, col dubbio che, essendo la parete all’ombra, il risultato sarà di bassa qualità. La scalata, durata circa un’ora, l’ho condensata nei pochi minuti del video allegato. Ma questi minuti bastano per far vedere il “coraggio” di chi l’ha affrontata: altre parole non servono.

Per la vetta del Gölem: Dislivello positivo: n 1200 circa Distanza percorsa: km 14

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Rifugio Baita Iseo 1335 m

Questa gita, per quasi tutti noi è stata un ritorno dopo anni o decenni, a questa bella baita restaurata dalla sezione Cai di Iseo a metà anni 70.

Parcheggiato 400 mt a monte di Ono San Pietro, al cartello con divieto di proseguire, siamo saliti dal ripido sentiero 98, di fronte al parcheggio, raggiungendo la baita con un bel percorso nel bosco, che via via diventava sempre più innevato, con brillanti di ghiaccio e neve incastonati fra i rami.

Al rifugio un sole brillantissimo e un cielo di intenso blu.

Si è tentato di proseguire per le baite del Mella, ma dopo poco la neve alta e poco consistente ci ha costretto a tornare sui nostri passi e scendendo dalla strada, imperdibile lo spettacolo della Concarena imbiancata.

Percorso 10,5 km con 900 m di dislivello in 5 ore e ½ .

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