Colere (Bergamo) – Con un po’ d’apprensione affrontiamo (ore 8:30) il sentiero n. 603 per l’Albani. Il rifugio da Colere s’intravede: alto, soleggiato, posto sopra un tripudio di neve. Sono proprio le ultime nevicate a preoccuparci, non conoscendo la pericolosità dei pendii. Prima di partire facciamo la prova dell’ARTVA. Tuttavia, ci dà sicurezza la larga e già frequentata traccia che s’inerpica verso la parete nord della Presolana. Ad ogni passo ci diciamo che così tanta neve non l’abbiamo mai vista: le casupole delle vecchie miniere stanno sepolte, e pure il Rifugio Albani (m 1939 – ore 11:00), ne ha un gran deposito sul tetto. Qui ci rifocilliamo al tiepido sole, che un vento debole rinfresca da farci mettere un indumento pesante. Poi affrontiamo lo spettacolare tragitto verso le piste da sci degli impianti di Colere. Le percorriamo… disciplimatamente, ritornando al paese e nel bar vicino al grande percheggio festeggiamo pure (in ritardo) la… “festa del papà”. Dislivello positivo: m 1050. Distanza percorsa: km 12,7. Durata escursione: ore 6
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Monte Ballerino m 1275
Casazza (Bergamo) località Molini: con un cartello posto in piazza, il Comune e il CAI spiegano dettagliatamente l’itinierario della nostra escursione. Il sentiero è il 613 (detto: “Del Murlansì”), sempre ben segnalato, che – in circa due ore – porta in vetta al “Monte BALLERINO” (m 1275) con un tratto EE (per esperti), ma reso più sicuro da delle catene. Così è, e numerosi noi: Semprerosa&Sempreverdi, col festeggiato rientro di Walter, sette mesi dopo la disavventura del Pizzo Camino. Seguendo ancora il sentiero 613 in direzione dei “Colli di San Fermo”, dal vicino Piazzale “Virgo Fidelis” prendiamo l’indicazione per Casazza: pascoli, un roccolo, boschi rocciosi… infine una buona gelateria in paese. Dislivello positivo: m 950. Distanza percorsa. Km 11 circa. Durata escursione: ore 4:15
Passo Campelli m 1852
Schilpario (BG) 28 dicembre 2017 – Neve abbondantissima nella notte: la “Val di Scalve”, imbiancata come non mai. Occasione unica per il “gemellaggio” fra le “SEMPREROSA” (Brescia) e i “SEMPREVERDI” (Provaglio d’Iseo).
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Pizzo Badile in val Brembana m 2044
Mercoledì 22 novembre 2017 – Ancora un’escursione propiziata dal bel tempo. Raggiunta Piazzatorre (Bg) in Val Brembana, lasciamo l’auto nei pressi del “Palaghiaccio” e prendendiamo a salire (ore 8.15) per una strada turistico/forestale (n° 121) ripida, con molti tornanti. Superato il “Rifugio Gremei”, arriviamo a uno trivio con di fronte delle antenne: lì prendiamo il sentiero n° 119 che (quasi ritornando a ritroso) s’innalza, (coperto di neve) fino, al “Forcolino di Torcola” (m. 1856). Ora il panorama si apre sulla “Val Brembana di Foppolo e Carona”. Il sentiero (di saliscendi) passa per le baite “Cacciatori” e “Baitelli” per giungere alla “Casera di Monte Colle” con una rustica gran croce di legno. Ora la cuspide nord del “Pizzo Badile (m 2044) sta perpendicolarmente (sebbene lontana), sopra di noi. Prendiamo verso il “Passo di Monte Colle” scortati da magnifici larici ed un pò ostacolati da un abbondante innevamento. Dal “Passo” (m 1938) mancano solo cento metri di dislivello, ma l’itinerario è per esperti (EE) e il sentierino è pure coperto di neve che procediamo a vista, con molta attenzione. Così siamo felicemente in vetta (ore 12.10): una panoramicissima vetta proprio il centro di un cerchio di orobiche montagne. Poi riscendiamo con maggiore attenzione il ripido pendio verso il “Passo di Monte Colle”. Lì il sentiero n° 188 ci riporta a Piazzatorre, dove concludiamo il giro ad anello alle 14.15, in sei ore. Dislivello positivo: m 1200 circa
Monte Vigna Vaga – 2332 m
Raggiunta COLERE (Val di Scalve – Bergamo), prendiamo per “Via Carbonera”, seguendo poi la strada forestale che, alternando sentieri e piste da sci, porta al primo tronco della seggiovia (Malga Polzone). Proseguiamo superando un tratto con delle reti di protezione fino ad incontrare, a destra, il sentiero n. 404, segnalato a terra e con un cartello (rotto). Davanti a noi abbiamo il tratto più bello dell’escursione: la “Val Conchetta”, affacciandosi in lontananza anche l’inconfondibile sagoma del “Pizzo di Petto”. Continuando sul 404, raggiungiamo il “Passo di Fontanamora”, e tenendo la destra raggiungiamo presto la cima del “VIGNA VAGA” (m 2332), annunciata da una piccola croce. La nebbia, che copre la “Pianura Padana” e le valli intorno, già ha preso a salire la montagna, oscurando il “Ferrante” e la “Presolana” ed ogni altra visuale. Il ritorno: per lo stesso itinerario.
Dislivello positivo: m 1400. Distanza percorsa: km 14. Durata escursione: ore 5.40
Pizzo del Becco m 2507
Dal parcheggio accanto al lago a Carona per sentiero n 211 si sale nel bosco e si raggiunge un bivio si va a sx per Lago di Becco, lago Colombo itinerario n 250. Arrivati alla diga del lago Colombo si sale a sx per sentiero fino all’attacco della ferrata che porta in vetta ore 4.10. Discesa in direzione del passo d’Aviasco mt 2310, raggiunto il sentiero n 214 ritorno alla diga del Lago Colombo e da qui al Rif. Laghi Gemelli mt 1961. Si prosegue in discesa per Carona itinerario n 213,poi n 211 ore 8.30.
Percorsi 21 km con dislivello di 1500 m in ore 8.40
Rifugio Benigni e cima Piazzotti m 2349
Partiamo da ORNICA (Val Brembana) per raggiungere il Rifugio BENIGNI e la Cima Occidentale dei PIAZZOTTI. Il cielo è piacevolmente sereno e fresco iniziando la nostra ascesa dal piccolo park di via Rasega. L’itinerario (CAI n. 107) è ben segnalato e in Val Salmurano si congiunge con quello proveniente da Cusio (CAI n. 108), dove avevamo iniziato l’escursione nella primavera di due anni fa. Quella volta salimmo al Rifugio per l’itinerario invernale, essendo ancora innevato il lungo canalone estivo che ora superiamo senza difficoltà. Raggiunto il Benigni (chiuso) m 2222 , ci dirigiamo verso la Cima Piazzotti (m 2349) camminando su un facile sentiero, con bella vista su numerosi laghetti. Per il ritorno, percorse a ritroso poche decine di metri, scendiamo ripidamente a destra (EE) verso il segnavia CAI n. 101 (delle Orobie Occidentali) con una variante (EE) per Ornica che immette sul n. 107.
Dislivello positivo: m 1370. Distanza percorsa: km 17.5 (circa). Durata escursione: ore 7
Pizzo Tre Signori m 2553
Superato il centro di Ornica (parcheggio) si risale la Val d’Inferno itinerario n 106 che passando da La Casera mt 1415, Baita Ciarelli mt 1629, Baita Predoni mt mt 1800 sale alla Bocchetta d’Inferno mt 2306 ore 3. Da qui la salita diventa più impegnativa roccette e tratti di nevaio portano in vetta ore 3. Discesa stesso itinerario Ascesa mt 1600 Km 15 ore 7
Pizzo Tornello m 2687
Parcheggiato accanto alla Chiesa di Vilmaggiore si segue itinerario n 432, poi il n 412 sale al Lago Varro mt 2236 ore 2.20, si prosegue su tratti di neve che creano qualche difficoltà per seguire il sentiero per la vetta raggiunta dopo 3 ore e 45. Discesa al Lago Varro e qui a dx per il Lago Cornalta mt 2181 e da qui rientro in Valle Tino a Vilmaggiore ore 7.35. Ascesa mt 1650 Km 14.5
Corna Camozzera 1452 m
Escursione alla CORNA CAMOZZERA (m 1452) che, inizialmente in forse per maltempo, finisce con soddisfazione di tutti in una gran prateria di narcisi spontanei. Partiamo alle ore 8.20 da FORCELLA ALTA di Costa Valle Imagna (Bg) per il sentiero ben segnalato n. 571, superando roccoli abbandonati e un ex convento, fino al “Passo del Pertus”. Dove l’itinerario si biforca e noi prendiamo il sentiero n. 588 per l’anticima del Monte Ocone, l’Ocone e la CORNA CAMOZZERA: bello, vario, a tratti per esperti e panoramico (quando le nebbie si diradano), sulla Valle Imagna a destra, e a sinistra sul Lecchese. Lasciata la Corna proseguiamo sempre in cresta verso “La PASSATA”, dove inizia anche il sentiero per la Cima Quarenghi del Resegone. Lì terminava il sentiero n. 571 abbandonato al “Passo del Pertus”. Così, attraverso di esso, ritorniamo al punto di partenza dopo esserci immersi nella bellezza inaspettata di una prateria fiorita. Dislivello positivo: m 600 circa. Distanza percorsa: km 8.5. Durata escursione: ore 5.10
La Corna Camozzera l’abbiamo scoperta grazie al sito: PIEROWEB.