Siamo arrivati a Lecco osservando preoccupati il cielo che non prometteva niente di buono, parcheggiato nei pressi di un piccolo cimitero in via Bonaiti, abbiamo comunque deciso di raggiungere l’inizio della ferrata e dopo pochi passi ha iniziato a piovere, ma il nostro ottimismo è stato sorprendentemente premiato.
Arrivati alla base della parete seguendo il sentiero 56, la pioggia era cessata, la roccia asciutta e in breve tempo un sole brillante, quindi via per una salita in un cielo sempre più blu con limpidi panorami mozzafiato, per tutti i 400 metri della ferrata, molto ripida ed esposta, ma non difficilissima.
Alle 12.45 abbiamo raggiunto la croce, e dopo il pic-nick godendoci la magnifica vista dalla piazzola dell’elicottero, ci siamo diretti, seguendo la traccia 57, al Crocione di San Martino.
Da qui il sentiero che si fa alquanto ripido, passando dalla chiesetta della Madonna del Carmine, ci ha riportato alla partenza.
Percorsi 5,3 km con dislivello di 760 m in sei ore e mezzo.