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PIAN DELLA REGINA E PIZ OLDA

Pian della Regina m. 2628 e Piz Olda m. 2511 da Saviore dell’Adamello.             Parcheggio auto Saviore dell’Adamello (prendere per via Pian della Regina e seguire la strada che termina al parcheggio).                                                                   Itinerario con giro ad anello. Dal parcheggio incamminarsi sulla strada sterrata che attraverso il bosco porta alla Malga Casentia m. 1843. Seguire il sentiero fino al bivio per Monte Marser e prendere a sinistra per Pian della Regina. La traccia, ormai su spazi aperti, sale ripida fino a raggiungere la sella, dalla quale, su facili roccette, è possibile risalire la cresta N.E che porta alla cima a m. 2628. Discenere la cresta W. e raggiungere la cima del Pizzo Olda a m. 2511. Ritorno a valle per Malga Dos de Curù e Malga Corti.

Dislivello positivo m.1350

Distanza percorsa Km. 16,500

Durata escursione h. 08,0

RIFUGIO LAENG E RIFUGIO SAN FERMO

Rifugio Laeng e Rifugio San Fermo. Escursione alternativa al Pizzo Camino. Variazione decisa in loco, tenuto conto delle avverse condizioni meteo odierne (vento, pioggia e nebbia).                                                                                                          Parcheggio auto Navertino (Borno ). Itinerario: Seguire la strada per Cappella di Sedulzo, Ponte di Pacì. Poco oltre tenere  la sinistra per Cambrusì, Grotta del Monte Arano, Pendici del Monte Arano e Roccolo di Tabachì. Mantenere la sinistra, sentiero 82 – Variante 82A,  per Rifugio Laeng, laghi di Varicla, Foppa di Varicla. Lasciare il sentiero 82 variante 82A e prendere il Sentiero Alto per ex Rifugio Nino Cappellotti, e seguirlo fino al Rifugio San Fermo. Dal rifugio raggiungere il Lago di Lova e per percorso della memoria Navertino.

Durata escursione h. 06,30

Dislivello positivo D+ m. 1050

Distanza percorsa Km. 16,600

MONTE AVIOLO

Monte Aviolo m. 2881.                                                                                                              Parcheggio auto: area pic-nic Preda m.1550, raggiungibile da Edolo, strada per Monte Colmo. Dal parcheggio, su comoda mulattiera, segnavia 72, si raggiunge l’area attrezzata ai Prati di Pozzuolo. Ora , lasciato il CAI 72, si prende, a destra, il sentiero 34 che sale su di un ripido tratto boschivo fino a raggiungere la conca morenica della Foppa. Si risale la morena fino all’inizio di un canalino attrezzato oltre il quale, un’ altra morena porta alla base della parete rocciosa, ultimo e breve tratto, su facili roccette, che conduce alla vetta del Monte Aviolo a m. 2881. Ritorno a valle: si scende per lo stesso percorso fino alla palina con indicazione sentiero CAI 34A che si segue , in leggera ascesa, fino al Passo della Foppa, m. 2330. Il sentiero, ora, traversa degradando gradualmente, per poi discendere la dorsale erbosa del Monte Foppa e raggiungere il Rifugio Malga Stain a m. 1833. Dalla Malga per sentiero CAI 1 fino alla strada asfaltata, che da lì a poco, porta  al parcheggio Preda.

Dislivello positivo D+ m. 1400

Distanza percorsa Km. 12,500

Durata escursione h. 07,00

PIZZO DELLA PRESOLANA OCCIDENTALE

Pizzo della Presolana Occidentale m. 2521.                                                                                            Parcheggio auto Cantoniera della Presolana. Parcheggiate le auto nell’ ampio spiazzo sterrato a fianco della strada SP671, attraversiamo la stessa e seguiamo sulla sinistra le indicazioni, poste su una palina, per la  Baita Cassinelli e Pizzo della Presolana. Una strada dissestata che lasciamo all’altezza del secondo tornante per seguire, sulla sinistra, il sentiero boschivo che conduce al Rifugio Baita Cassinelli a m. 1568. Dalla Baita proseguiamo lungo il sentiero Calvario che sale tortuoso alla Grotta dei Pagani dove, poco oltre sulla destra, saliamo seguendo i bollini rossi, tra roccette, canalini e brevi tratti di sentiero, e raggiungiamo il Pizzo della Presolana Occidentale a m. 2521. Ritorno a valle stesso itinerario percorso in precedenza.                                                                                   

Durata escursione h. 07,30

Distanza percorsa Km. 13,00

Dislivello positivo D+ m. 1250

MONTE STABIO

Monte Stabio m. 2536                                                                                                                 Parcheggio auto : Campolaro ( alcuni posti auto bordo strada per Passo Crocedomini). Seguire il sentiero Irene Gatti fino alla deviazione, prendere a sinistra, per Malga Stabio di Sotto. Poco prima della malga, mantenersi sulla traccia di destra e raggiungere la Malga Stabio di Sopra. Dalla malga salire al Lago della Sorba, poi alla Porta di Stabio, m. 2505, e infine alla sommità del Monte Stabio a m. 2536. Ritorno a valle, stesso itinerario percorso in precedenza.

Durata escursione h. 05,42

Dislivello positivo D+ m. 1200

Distanza percorsa Km. 19,00

        

PIZZO DEL DIAVOLO DELLA MALGINA

Pizzo del Diavolo della Malgina m. 2926.                                                                         Parcheggio auto località Grumetti  Valbondione BG, previo acquisto di gratta e sosta al costo di euro 5. Dal parcheggio ci incamminiamo lungo il sentiero che porta all’ itinerario naturalistico Antonio Curò, che percorriamo fino all’incrocio della variante che in ripida ascesa conduce al Rifugio Curò. Giunti al rifugio proseguiamo in direzione del Rifugio Barbellino, per poi deviare a sinistra in direzione Lago della Malgina. Dal lago, riva sinistra, seguiamo la traccia su morena fino al passo, a m. 2660, e su facili roccette fino in vetta a m. 2926. Raggiunta la cima discendiamo la traccia, su morena (prestare molta attenzione nel percorrere il primo tratto), fino al Lago Inferiore di Valmorta, dal quale poi raggiungiamo il Rifugio Curò. Ritorno a valle per lo stesso sentiero percorso all’andata.

Dislivello positivo D+ m. 2100

Distanza percorsa Km. 25,00

Durata escursione h. 10,30

CIMA MOREN

Cima Moren m.2417                                                                                                                   Parcheggio auto, chiesetta di San Fiorino Borno. Dal parcheggio ci incamminiamo su via Milano e all’incrocio con via Navertino svoltiamo a destra e proseguiamo in direzione del lago di Lova. Poco prima del lago lasciamo la carrareccia e prendiamo a sinistra in direzione Grotta del Monte Arano. Giunti alle Pendici del Monte Arano svoltiamo a sinistra e raggiungiamo la Malga Moren e la chiesetta di Val Moren. Continuiamo sul sentiero variante 82B che sale dritto lungo la Val Moren. Raggiunte le roccette di cresta, il sentiero sale a destra, prestiamo parecchia attenzione nel risalire l’ultimo tratto di sentiero, in quanto la nebbia e il terreno parecchio umido ci impongono cautela. Raggiunta la cima, a m. 2417,  facciamo ritorno a valle passando per il Rifugio Laeng, Pendici del Monte Arano e Grotta del Monte Arano. 

Dislivello positivo D+ m. 1500

Distanza percorsa Km 17,00

Durata escursione h. 08,00

PIZZO RECASTELLO

Pizzo Recastello m. 2886                                                                                                         Parcheggio auto località Grumetti Valbondione previo acquisto “Gratta e sosta” al costo di euro 5. Dal parcheggio seguiamo il sentiero che immette sulla mulattiera che percorriamo per circa metà salita, per poi prendere la variante, ovvero, il ripido sentiero che porta al Rifugio Antonio Curò. Breve sosta, il tempo necessario per indossare l’antivento, e ripartiamo lungo la mulattiera che sovrasta il lago artificiale del Barbellino. Giunti nei pressi di un ponticello in legno lasciamo la mulattiera e risaliamo la Val Cerviera fino al bivio, sulla sinistra, dove su un masso è riportata l’indicazione Pizzo Recastello. Il sentiero risale i ghiaioni della Val del Cornetto Rosso fino all’attacco del canalino. Prestare attenzione sul ghiaione, in quanto, nella parte finale dello stesso non vi è più traccia del sentiero, smottamento probabilmente dovuto alle forti piogge. Attacchiamo il canalino attrezzato che porta alla selletta dalla quale in pochi minuti raggiungiamo la cima del Pizzo Recastello a m. 2886. Ritorno a valle per lo stesso itinerario.

Dislivello positivo D+ m. 1950

Distanza percorsa Km 20

 Durata escursione h.09,00

CIMA PLEM

Cima Plem m.3182                                                                                                                      Parcheggio auto Ponte del Guat per rifugio Baitone e Tonolini. Causa mal tempo parte del gruppo ritiene opportuno rinunciare e fa ritorno a valle. Altri proseguono verso il Passo del Cristallo , m.2889, e raggiungono la Cima Plem a m.3182. Ritorno a valle dal rifugio Gnutti.

Dislivello positivo m. 1715

 

MONTE COLEAZZO

Monte Coleazzo m.3030.                                                                                                            Giunti a Canè, alta Valle Camonica, proseguiamo sulla carrareccia che conduce alla località Cortebona, a m. 1766, dove parcheggiamo le auto e dopo aver aggirato, a destra, il pozzo di una vecchia calchera, saliamo per il marcato sentiero che attraverso un bosco di Larici conduce all’inizio della Valle di Stol, dove un grosso masso riporta l’indicazione Monte Coleazzo. Proseguiamo, su tracce erbose, al centro del vallone e raggiungiamo un pianoro con un secondo grosso masso Erratico che lasciamo alla nostra sinistra. Continuiamo a salire tra sfasciumi e rari tratti erbosi e raggiungiamo l’impervia conca dalla quale puntiamo dritti alla base del Coleazzo. Un paletto metallico, poco visibile in quanto semi divelto, posto alla base del canale di destra indica la via, una salita sempre più ripida e molto sdrucciolevole, che porta alla bocchetta a m. 3000. Raggiunta voltiamo a sinistra, ora il terreno presenta piccole cenge e placche rocciose che risaliamo fino alla cima, delimitata da una croce metallica, del Monte Coleazzo a m.3030. Ritorno stesso itinerario.    

Dislivello positivo D+ m. 1250

Durata escursione h.05,45

Distanza percorsa Km. 09,00