Nel mondo selvaggio delle Orobie, il Pizzo Tre Confini con il vicino Gleno ne sono due splendidi rappresentanti che meritano sicuramente l’escursione.
Partiti da Lizzola con cielo azzurro e poche nuvole, abbiamo percorso il lungo tratto di sterrata coincidente con il sentiero 322, che si inoltra nella bella vallata, inizialmente con poca pendenza, poi si inalza rapidamente dal greto del torrente Bondione e il paesaggio rivela tutta la sua selvaggia bellezza.
Una curiosità, poco dopo che la strada diventa sentiero, sulla destra si trova un masso scolpito, con un bel bassorilievo e la dedica che l’artista ha fatto alla propria madre.
Arrivati al Passo Bondione (2680 m), si risale a sinistra la non evidentissima traccia fino alla vetta, in questo tratto è necessaria una certa attenzione per i tratti esposti.
Nel ritorno, arrivati al grande masso con le indicazioni per Lizzola e Rif Curò, la maggio parte ha proseguito per la via della salita, mentre due coraggiosi sono rientrati per la via del rifugio percorrendo il 321, il 304 e 306.
Percorsi 17 km in 7 ore, con dislivello di 1620 m, giro del Curò 22 km in 7 ore e 30 con dislivello di 1850 m